Le uve destinate alla produzione del vino “Vernaccia di Oristano” DOC devono derivare da vigneti coltivati in purezza con il vitigno Vernaccia di Oristano, come normato dal Disciplinare di Produzione (DPR 11.08.1971 G.U.247 del 30.09.1971, modificato con il D.M. Mipaaf del 07.03.2014). Lo stesso disciplinare, all’articolo 3, stabilisce il territorio di coltivazione e di trasformazione delle uve. In particolare, l’areale individuato comprende 17 comuni della provincia di Oristano, nella parte Centro Occidentale della Sardegna: Cabras, Baratili S.Pietro, Milis, Narbolia, Ollastra, Nurachi, Oristano, Palmas Arborea, Riola Sardo, S.Vero Milis, Santa Giusta, Siamaggiore, Simaxis, Solarussa, Tramatza, Zeddiani e Zerfaliu. Lo stretto legame tra il vino Vernaccia di Oristano e la valle del Tirso è dato dalle caratteristiche pedoclimatiche dell’areale di produzione. In particolare, questi territori sono caratterizzati da un’area pianeggiante percorsa da due fiumi: il Tirso, il più importante, che percorre 152 km sfociando poi nel golfo di Oristano; e il meno conosciuto Rio Mannu Cispiri/Riu di Mare Foghe (49 Km). Di quest’ultimo, il primo tratto (Rio Mannu Cispiri) nasce nel massiccio del Montiferru e sfocia a Tramatza nel Riu di Mare Foghe che, a sua volta, alimenta lo stagno di Cabras.
La presenza di questi fiumi determina in maniera importante le caratteristiche pedologiche del territorio. In particolare, sono individuabili due tipologie principali di suolo: i “Bennaxi”, alluvionali, vicini al letto dei fiumi, profondi, freschi, a matrice limo-sabbiosa; i “Gregori”, di origine più antica, a matrice ciottolosa mista ad argilla tenace con conseguenti importanti problemi di ristagno idrico.